Projects - MarcoBuemi

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Marco Buemi
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Kirghizistan - 2021
Durante il mio viaggio, ho avuto modo di osservare e studiare un importante progetto che sta supportando il governo del Kirghizistan nell'ambizioso obiettivo di perfezionare i propri impegni per ridurre la produzione di carbone e mantenere l'aumento del riscaldamento globale entro 1,5-2 gradi Celsius. In particolare, per limitare le emissioni future tramite un adattamento ai cambiamenti climatici, l’Associazione Kyrgyz Jayity, con il supporto della FAO e di IFAD, sta collaborando con il governo per l'attuazione di un progetto che porti significative modifiche ai programmi di sviluppo del settore zootecnico e che introduca un metodo innovativo nella creazione di un ghiacciaio artificiale, che sarà posto a breve distanza da aree irrigate, vicino a flussi di acqua naturale di piccole e medie dimensioni.
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Kenya - 2021
Nel mese di luglio, ho viaggiato attraverso questo paese per documentare gli impatti sulla popolazione locale del progetto internazionale Participatory Rangelands Management Project (PRM)”, finanziato dall’Unione Europea e realizzato da International Land Coalition, ILRI, in collaborazione con la ONG locale Reconcile. Il progetto PRM mira a migliorare il sostentamento e lo stato nutrizionale delle comunità di pastori nell'Africa orientale.
Tunisia - 2021
Di recente ho avuto la possibilità di verificare direttamente, durante un mio viaggio in Tunisia per il WWF e ILRI, come coordinatore della comunicazione per l’Atlante della Biodiversità, l’efficacia del progetto, la cui strategia di fondo consiste nel cercare di realizzare un giusto equilibrio fra l’esigenza di migliorare, rendendola più efficiente, la gestione del pascolo con quella di una concreta e duratura crescita della produttività e della commercializzazione del bestiame.
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Andalusia (Spagna) - 2021
Un viaggio nella dehesa spagnola, identificabile come un ecosistema “artificiale” realizzato grazie all’intervento umano che ha trasformato i terreni boschivi, el bosque humanizado, poco adatti alla coltivazione e all’agricoltura, in terreni da dedicare all’agricoltura funzionale all’allevamento e all’allevamento, si basa sul concetto di sostenibilità.
Sfruttando terreni economicamente marginali, in cui vi è scarsa presenza di insediamenti industriali, ma soprattutto limitata qualità del suolo, sono state create realtà isolate in cui si  sono sviluppate piccole aziende agroalimentari che utilizzano i metodi tradizionali per ricavare profitti dall'agricoltura, dall'allevamento del bestiame e dalla silvicoltura. Allo stesso tempo, tali metodi sono concepiti e utilizzati per mantenere e aumentare le quote di produzione al fine di sfruttare al meglio il potenziale delle risorse disponibili.
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Tanzania - 2020
Questo viaggio è stato organizzato sia per osservare e capire quali sono le sfide quotidiane che i pastori della Tanzania devono affrontare nella loro attività resa difficile da condizioni ambientali politiche ed economiche poco favorevoli, sia per verificare come il progetto SRMP elaborato dallILRI (International Livestock Research Institute), ha aiutato concretamente le comunità locali a far fronte a queste sfide. Il progetto è stato avviato e implementato 10 anni fa dal Ministero tanzaniano del Bestiame e della Pesca (MoLF) e dalla Commissione nazionale per la pianificazione dell’uso del suolo (NLUPC) nei distretti al centro della Tanzania, incluso Kiteto. Con il supporto di ILRI e finanziato da IFAD (International Fund for Agricoltural Development), Irish Aid, Belgian Fund for food Security e International Land Coalition (ILC), il progetto SRMP ha sviluppato un processo innovativo di pianificazione congiunta dell’uso del territorio per aiutare i pastori a proteggere i loro pascoli e condividere l’accesso all’acqua.
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Sri Lanka - 2019
Tourism Promotion Bureau Alcuni giorni dopo i tragici attentati terroristici, avvenuti nel giorno di Pasqua 2019, sono arrivato in Sri Lanka assieme a un gruppo internazionale di giornalisti e blogger per un viaggio promozionale del paese, organizzato dal Ministero del Turismo, nell‘ambito di una serie di iniziative per coinvolgere i media internazionali nella campagna di attività di promozione e di potenziamento dello sviluppo turistico.
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Isole Svalbard (Norvegia) - 2018
Un viaggio al polo nord, nella parte abitata più a nord della terra, il 78° parallelo. Invitato a partecipare al decimo anniversario dall'istituzione della Banca Mondiale dei Semi (Global Seed Vault ) come esperto di sviluppo sostenibile, sono riuscito ad entrare dentro la più grande cassaforte mondiale dei semi vegetali e a visitare il Norwegian Polar Institute, ente  governativo per la ricerca scientifica, la mappatura e il monitoraggio ambientale nell'Artico. Un viaggio con i cani da slitta e a bordo di una motoslitta verso Tempelfjorden alla ricerca degli orsi polari, ormai in via di estinzione.

Sumatra (Indonesia) - 2017
Orangutan Coffee Project, caffè e Sostenibilità. Per due anni ho lavorato in un progetto di sviluppo sostenibile a 360° che tiene conto dell'ambiente, delle condizioni dei lavoratori e della responsabilità sociale di impresa. La foresta pluviale di Sumatra è l'habitat naturale dell'Orangotango e ha le condizioni agricole perfette per il caffè arabica, ma a causa dell'aumento dell'uso dell'olio di palma, gran parte della foresta pluviale è stata esaurita e la vita degli oranghi è in pericolo. Siamo qui per proteggere questi animali e la produzione di caffè in modo sostenibile, offrendo al nostro Orang Utan Coffee Lab di Medan gli strumenti e l'educazione giusti per affrontare questa situazione. Il progetto è stato raccontato su Vanity Fair, sui social, su Rai International e infine in un libro "Orangutan Coffee, a path on sustainaibility"
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Istituto Svizzero (Roma) - 2017
Nelle eleganti sale di Villa Maraini, sede dell’Istituto Svizzero, ho collaborato con il progetto fotografico del famoso artista contemporaneo John Armleder. Armleder si comporta, come un estroso arredatore che decide di usare la sua creatività e i nuovi materiali per reinterpretare lo spazio nelle varie epoche. In questo modo elementi trompe-l’œil degli affreschi, vengono resi reali – e allo stesso tempo non - da tendaggi (FS Ciniglia, 1991) o serigrafie su specchi piuma che richiamano a stelle in cielo (Mind Breath I , 2015), mentre uno smile prende il posto dei solenni ritratti sopra il camino (Untitled,1998).
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Valpolicella, Verona - 2017
L'eccellenza dell'Amarone. Il nome Amarone è dovuto al fatto che la completa fermentazione trasforma il recioto in un vino secco con una vena amarognola. Si tratta di un vino dalle origini antichissime, citato già da Cassiodoro, politico e storico latino, nel VI secolo d.C. in una lettera ai senatori del Canonicato Veneziano,  che solo nei primi del ‘900 è stato sistematicamente imbottigliato e con il dopoguerra commercializzato, fino al riconoscimento di vino D.O.C. nel 1968. L’Amarone richiede uve di altissima qualità e un lavoro sapiente e artigianale per tutto il processo di produzione altamente sostenibile. Un viaggio nella storia e nella cultura de l' Amarone percorso insieme alla Famiglia Venturini. Una famiglia che persegue grandi livelli di qualità attraverso il rispetto di delicati equilibri ambientali e la capacità di creare nell'azienda un clima di fiducia e attiva collaborazione.
Isola di kyushu (Japan) - 2016
Una nuova rotta per scoprire le origini di un antico mestiere Kakata-ori (Kimoni) in un'azienda storica la Chikuzen Orimono e alla scoperta di un designer che ha cucito più di 200 kimoni personalizzati per ogni paese per le olimpiadi 2020; nell'azienda storica Wakatakeya dove si produce il sake da più di 300 anni; alla scoperta dell'azienda Toto Ltd, fondata in Giappone nel 1917 da Kazuchika Okura, che ha inventato la cultura della Clean Technology (bagni e sanitari). Infine, alla scoperta alla scoperta degli yatai, bancarelle di cibo tipiche della città di Fukuoka. Ho seguito per Finnair la nuova rotta che collega l’Europa all’isola giapponese di Kyushu, la terza, in ordine di grandezza, tra le quattro maggiori isole dell’arcipelago e la più meridionale.

Mongolia - 2008
Questo progetto "la vita dei nomadi in Mongolia", è stato realizzato durante un viaggio lungo il percorso della ferrovia Transiberiana che da Mosca, attraverso la Siberia e la Mongolia e arriva fino a Pechino. Il progetto, presentato al Festival Educa di Rovereto, guarda in particolare alle donne ed ai bambini mostrando i loro volti, i loro sguardi ed alcuni momenti della loro vita di tutti i giorni. Il ruolo della donna è molto importante. Esse, infatti, ricoprono all'interno della famiglia un posto di rilievo e sono responsabili della conduzione familiare. Questi scatti, fatti ai nomadi mongoli, vogliono esprimere una semplicità, serenità e tranquillità che si prova incontrandoli e conoscendoli in questo sconfinato spazio tra cielo e terra.
Copyright Marco Buemi 2009
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